I primi tentativi di risolvere la presbiopia mediante tecniche laser risalgono al 2008 e si basano su studi sperimentali iniziati nel 1976.
Da allora è stata sviluppata una procedura, molto simile alla femtolasik, che è in grado di restituire un'ottima visione per vicino senza perdere qualità nella visione per lontano.
Esistono almeno tre varianti e tutte si basano sul concetto di rimodellare la curvatura corneale per consentire all'occhio di mettere a fuoco le immagini contrastando la progressiva perdita di elasticità del cristallino, proprio ciò che con l'avanzare dell'età porta alla presbiopia.
Queste procedure prevedono la creazione di un lembo spesso 150 micron tramite il femtolaser, proprio come nella correzione degli altri difetti della vista, seguita però dal posizionamento di un lenticolo al centro della cornea.
L'ultimo passaggio è il riposizionamento del lembo.
Il punto fondamentale è dunque il lenticolo: si tratta di un disco di materiale bio-compatibile (una sorta di micro-lente a contatto) che viene appoggiato al centro della cornea e ricoperto dal lembo, rimanendo così ben contenuto tra uno strato e l'altro senza rimozione di tessuto.
Il più efficace fra questi inserti è un lenticolo perfettamente trasparente e invisibile dall'esterno, di 2 millimetri di diametro e di 30 millesimi di millimetro di spessore, che con la sua curvatura consente all'occhio di mettere a fuoco le lettere o i caratteri del computer senza l'aiuto di occhiali.
Come detto è un materiale bio-compatibile, simile a una lente a contatto, che avendo lo stesso indice di refrazione della cornea è perfettamente trasparente.
Non influisce sulla sensibilità al contrasto e presenta un profilo di curvatura che varia dal centro alla periferia, il che migliora grandemente la lettura e la visione a distanze intermedie, mentre nella visione per lontano si ha una diminuzione media di due righe del tabellone: per questo motivo la procedura si effettua su un solo occhio e in visione binoculare il soggetto è autonomo dagli occhiali sia per lontano che per vicino.
Rispetto alla monovisione però si ottiene una maggiore profondità di fuoco e una migliore collaborazione tra i due occhi.
Questo tipo di lenticolo, associato a una tecnica precisissima e ormai ben collaudata come il femtolaser permette al dr Longo di restituire al paziente la capacità di leggere o lavorare da vicino senza occhiali e senza pregiudicare la visione per lontano.
I possibili svantaggi sono gli stessi della femtolasik in genere, per cui è necessario valutare l'idoneità della cornea (spessore, curvatura, assenza di altre patologie) e lo stato generale dell'apparato visivo del paziente con una visita accurata.
I soggetti che possono giovarsi maggiormente di questa procedura sono tutti coloro che hanno 45-65 anni, senza patologie oculari o altri difetti della vista a parte la presbiopia.
In caso di pazienti miopi o ipermetropi che stanno diventando anche presbiti si può valutare la possibilità di una procedura combinata (lenticolo + femtolasik) caso per caso.
Infine, il lenticolo può essere agevolmente rimosso nel caso si presentino fastidi oculari o visivi (finora circa il 2% dei casi) senza alcuna conseguenza di alcun genere per l'occhio. In tal caso viene ripristinata la visione pre-operatoria.
I vantaggi della Refractive Corneal Inlay sono molteplici se tale tecnica è eseguita tramite strumentazione all'avanguardia e da uno specialista esperto.
Vantaggi:
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Il lenticolo inserito è perfettamente trasparente e invisibile dall'esterno
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Il lenticolo non influisce sulla sensibilità al contrasto e migliora grandemente la lettura e la visione a distanze intermedie
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Rispetto alla monovisione si ottiene una maggiore profondità di fuoco e una migliore collaborazione tra i due occhi.
Svantaggi:
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I possibili svantaggi sono gli stessi della femtolasik in genere, per cui è necessario uno spessore corneale adeguato
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Nella visione per lontano si ha una diminuzione media di due righe del tabellone; per questo la procedura si effettua su un solo occhio e in visione binoculare il soggetto è autonomo dagli occhiali sia per lontano che per vicino
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Solitamente non è indicata questa tecnica nei difetti visivi elevati.