L'occhio ha un'importanza fondamentale non solo per lo sviluppo visivo ma anche psicomotorio del bambino, per questo è importante sottoporlo a controlli per prevenire o trattare tempestivamente le eventuali patologie.
Alcune situazioni che possono costituire un campanello d'allarme per genitori e familiari e quindi spingere ad una prima visita oculistica sono:
Segni oculari specifici:
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lacrimazione con secrezione
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fotofobia
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pupille bianche
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scosse irregolari (nistagmo)
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occhi molto grandi o troppo piccoli
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iride irregolare per forma o colore
Comportamenti anomali:
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posizione viziata del capo
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perde il segno mentre legge
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muove la testa per seguire ciò che legge
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chiude un occhio
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nausea o disturbi dopo un film in 3D
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frequenti mal di testa
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afferra con difficoltà gli oggetti
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evita con difficoltà gli ostacoli
L'età giusta per la prima visita oculistica non esiste.
È necessario rivolgersi ad un oculista già intorno alla nascita in caso di: parto prematuro o sofferenza fetale con ossigenoterapia, patologie congenite (cataratta, glaucoma, strabismo), malattie della madre durante la gravidanza (rosolia,toxoplasmosi, citomegalovirus).
La visita oculistica sarebbe poi da ripetere fra i 3 e i 5 anni, prima dell'inizio della scuola elementare, soprattutto per identificare e trattare l'occhio pigro e intorno ai 10-12 anni, quando solitamente può manifestarsi la miopia.
In ogni caso, è utile effettuare una visita specialistica,appena dovessero manifestarsi i segni oculari o i comportamenti sopra descritti, in modo da cogliere quanto prima eventuali difetti e patologie dell'occhio.