Prk: come si svolge l'intervento

Il Dr Fabio Longo spiega come si svolge l'intervento PRK:

"Come ogni intervento di chirurgia refrattiva, l’intervento di Prk ha una durata limitata anche perchè abbiamo bisogno della collaborazione del paziente che, durante l'intervento, dovrà necessariamente fissare un puntino luminoso che noi porteremo in allineamento con i suoi occhi.

Da questo si capisce che il trattamento deve essere breve e deve essere indolore, altrimenti il paziente non riuscirebbe a tenere fissa l'immagine del puntino luminoso. L'intervento è dunque indolore e breve, perché non possiamo obbligare il paziente in una posizione scomoda per tanto tempo.

Cosa succede in effetti? In una saletta, dove la temperatura e l’umidità sono tenute a livello costante, il paziente viene sdraiato su un lettino. Un occhio è momentaneamente bendato, mentre nell’altro occhio si applica un gancino che mantiene aperte le palpebre, e da questo momento il paziente deve fissare il puntino luminoso.

Nella Prk noi dovremmo allontanare l’epitelio, quindi la parte più superficiale della cornea, tramite uno strumento apposito. Da questo momento parte il vero e proprio trattamento laser che ha una durata che dipende dal tipo di difetto iniziale. Il massimo della durata può essere di circa un minuto e mezzo/un minuto e quaranta.

Questa è la fase che sembra breve, ma nella quale chiediamo la massima collaborazione del paziente. Dato che non c’è dolore e non ci sono altri problemi che possono disturbare, il paziente dovrà concentrarsi e fissare il puntino per l’intera durata di questo trattamento.

Finito il trattamento laser togliamo questo gancino, applichiamo una lente a contatto e il paziente è già autonomo e libero di sedersi in una sala d’attesa dove resterà per mezz’ora o un’ora, periodo durante il quale saranno effettuati dei controlli e applicate delle gocce. Dopodiché il paziente potrà alzarsi e andare direttamente al domicilio, non bendato e senza alcun problema, per poi effettuare i controlli il giorno seguente.

Ovviamente si tratta di una procedura bilaterale, perché è clinicamente consigliabile lavorare su entrambi gli occhi nello stesso giorno, altrimenti creeremo uno squilibrio tra un occhio operato e l’altro ancora con il difetto, che peggiora la qualità visiva del paziente. Senza contare il fatto di dover andare due volte in sala operatoria che è una cosa del tutto inutile. Quindi, in tutto il mondo, da sempre, gli interventi di chirurgia refrattiva vanno effettuati bilateralmente." 
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